Chi sono
Sono Veronica, esprimi un desiderio? Uniamo insieme organizzazione, social media e newsletter, per una comunicazione sostenibile ma davvero super e per non perdere più nemmeno un secondo del tuo tempo così prezioso!
Sono una professional organizer ma anche una social media manager e sono qui per aiutarti ad ottimizzare il tuo lavoro, ad insegnarti un metodo che è solo tuo, personalizzato per non perdere più tempo dietro ad attività che non ti servono e intanto ci prendiamo cura della tua comunicazione.
Qui non troverai marketing spinto, soluzioni uguali per tutte, la bacchetta magica che, senza fatica, ti fa raggiungere risultati. Qui sei tu la protagonista e sarai tu a fare il lavoro, io sarò la tua guida, con 3 desideri in tasca!
Chi sono
Sono Veronica, esprimi un desiderio? Uniamo insieme organizzazione, social media e newsletter, per una comunicazione sostenibile ma davvero super e per non perdere più nemmeno un secondo del tuo tempo così prezioso!
Sono una professional organizer ma anche una social media manager e sono qui per aiutarti ad ottimizzare il tuo lavoro, ad insegnarti un metodo che è solo tuo, personalizzato per non perdere più tempo dietro ad attività che non ti servono e intanto ci prendiamo cura della tua comunicazione.
Qui non troverai marketing spinto, soluzioni uguali per tutte, la bacchetta magica che, senza fatica, ti fa raggiungere risultati. Qui sei tu la protagonista e sarai tu a fare il lavoro, io sarò la tua guida, con 3 desideri in tasca!
Quante volte mi sono domandata… ma chi sono?
E quante volte non ho trovato risposta. E sai perché?
Perché sono Veronica, ma sono anche tante tante altre cose. E te le voglio raccontare un po’.
Intanto piacere e grazie per essere qui a leggere un po’ di me, ho 34 anni, sono mamma di Noah e libera professionista. Ma soprattutto libera e basta. Libera di inseguire i miei sogni e le mie 1400 passioni, anche a livello lavorativo. E intanto anche CEO di Lofacciodigital, una startup tutta al femminile che si occupa di comunicazione sostenibile. Ma di questo parliamo dopo.
Torniamo alle 1400 passioni. Si tende sempre a spingersi a professionalizzarsi e specializzarsi in una sola cosa: io punto verso strade diverse perché amo tante cose e voglio viverle tutte al 100%.
Prima di arrivare dove sono ora, prima di trovare la mia strada ho dovuto percorrerne tante, alcune più lacunose, altre più dritte e facili ma tutte mi hanno portata ad essere la professionista che sono oggi.
Ti dico subito che sono una persona esuberante, precisa, organizzata e puntigliosa. Tutto questo lo vedrai lavorando insieme. La capacità di problem solving mi aiuta a districarmi nella quotidianità di una libera professionista e nel calderone ci mettiamo anche che sono multipotenziale, pragmatica e ambiziosa.

Ma tutto questo da dove arriva?
Nasco come la “figlia inconcludente”: appassionata di 1000 cose senza mai portarne a termine una. Il karate prima, la pallavolo dopo, il canto da adolescente e la pasticceria da giovane adulta, la maglia, i lavori in resina, la lana cardata e il quilling, il decoupage e chissà cos’altro. Poi vogliamo metterci anche studi che non mi interessavano conclusi per il rotto della cuffia e abbiamo me, Miss multipotenziale.
Ma non sapevo nemmeno cosa significasse fino a poco tempo fa e quindi mi sono trascinata per anni da una passione che poi finiva, ad un lavoro che non mi soddisfaceva.
Avevo un unico desiderio da adolescente: non finire in fabbrica (non è un pregiudizio il mio, arrivo da una famiglia operaia). E dove mi ha portato il mio cammino da giovane lavoratrice? Proprio lì, in fabbrica, per 10 anni, mese più mese meno.
Non volevo fare un lavoro ripetitivo, un lavoro dove la crescita professionale mi veniva preclusa dal fatto di essere utero-munita. E invece ci ero cascata con tutte le scarpe provando sulla mia pelle il mobbing, il licenziamento per essere una donna e tutti gli annessi e connessi di una vita dipendente.
E quindi per anni ho vissuto la mia vita a metà, felice di lavorare (ho sempre amato lavorare) ma dall’altra insoddisfatta, con le ali tarpate, senza possibilità di crescere ma almeno con qualcosa di positivo: l’aver imparato tantissimo di quello che sono oggi.
Poi nel 2018 divento mamma di Noah. Felicità e tragedia: non voglio più tornare a fare il lavoro di prima perché voglio qualcosa di mio, qualcosa per cui valga la pena svegliarsi al mattino perché è mio e mio soltanto e soprattutto voglio poter stare con mio figlio.
Mi impossesso del contentino dello Stato chiamato anche “disoccupazione” e cerco di capire che strada prendere.
Il caso vuole che Noah fosse un bambino ad alto contatto e pure parecchio richiedente e quindi il babywearing diventa la mia spalla… e poi anche il mio lavoro.
Ho frequentato un corso per diventare consulente babywearing ma… ancora non mi bastava. Volevo qualcosa di più.
E quindi perché non aprire un negozio che si occupi di babywearing e zero waste?
E a luglio 2019 inizia l’avventura de “L’Arca di Noah”, un piccolo negozio di paese dove poter convogliare le mie energie, la mia voglia di lavorare, la mia voglia di aiutare altre mamme come me, la mia voglia di cambiare il mondo, di essere qualcuno di diverso.
Ma ovviamente se sei qui oggi sul mio sito, non è per le mie consulenze babywearing o un consiglio zero waste. Quindi cosa è successo?
È successo il Covid. Un’ attività appena nata e una pandemia mondiale: impossibile da prevedere e impossibile da portare avanti.
Tempo 9 mesi e il mio sogno si infrange come un’onda sugli scogli: rabbia, frustrazione, tristezza, sconfitta, paura, negatività diventano i miei compagni

Ma la sai una cosa? Non sono fatta per essere sconfitta. E così mi asciugo le lacrime, mi rimbocco le maniche e, studiando, leggendo, imparando, creo il mio sito e-commerce, mi butto anima e corpo su Instagram, apro il mio blog e cerco di farcela, nonostante il periodo.
Ma non è facile, non è sostenibile, di sola aria non si vive giusto? E quindi a luglio 2021, prima che la barca affondi del tutto, decido di chiudere tutto.
Ed è ancora sconfitta, rabbia, frustrazione… ma anche la consapevolezza che ormai avevo acquisito armi, strumenti, conoscenze che avrebbero potuto portarmi su una strada diversa.
Perché mi poteva andare bene tutto ma non sarei mai tornata a fare la dipendente.
E così torno a formarmi, spinta dalla mia business coach Federica (ne tornerò a parlare più avanti quindi ricordati il suo nome) e intraprendo la strada come social media manager.
“Dai che si inizia a vedere la fine di questa strada perché se sei qui è facile tu lo sia per dare una svolta ai tuoi social.”
E inizia così questa avventura davvero divertente ma anche faticosa nel mondo dei social che, sono sicura tu lo sappia, è tutto fuorché in discesa.
I social però, in questo anno e mezzo, iniziano a creare spazio verso altre esigenze e si sono aperti tanti piccoli sentieri fatti da altre specializzazioni e altre professioni.
- Mi sono appassionata alle newsletter ma soprattutto all’organizzazione. E anche qui una lunga formazione nel 2022 mi ha portata a diventare professional organizer. Il poter sistemare, organizzare, mettere in ordine, dare un senso, conoscere e spiegare strumenti alle libere professioniste mi fa sentire completa, mi fa sentire utile come mai prima d’ora.
- Il 2022 è anche l’anno della nascita di Lofacciodigital, l’azienda aperta insieme ad altre 3 socie, Federica che ti ho nominato prima, Alessandra e Marika. Una startup tutta al femminile, incentrata completamente sulla comunicazione digitale, siti web, scrittura SEO, copywriting, strategie di comunicazione, social media… Nasce come progetto per aiutare piccole libere professioniste nel 2020, durante la pandemia, e a quell’epoca io ero una di quelle piccole libere professioniste. Da cliente ad elemento fondamentale del gruppo, il passo è stato breve, fino alla decisione di aprire una società che potesse racchiudere tutte le nostre competenze in un unico posto dove farle fiorire e crescere fino a dove i nostri sogni possono spingersi.
- E quindi sono qui, oggi come la Professional Organizer dei social perché, come ti dicevo prima, le mie specializzazioni parlano tra di loro e mi rendono la professionista che può aiutarti ad avere più tempo per te ma nel frattempo ad avere un piano editoriale sensato su Instagram o una newsletter periodica che prima non avevi. E se poi vuoi imparare ad usare anche Google Calendar, perchè no?